volare 13 gennaio 2011
Nei miei viaggi di lavoro , il mezzo preferito è di certo l'auto . Mi permette autonomia di movimento , libertà di spostamenti e il piacere di potermi fermare quando ne sento il bisogno o vengo attratta da un qualche panorama che mi emoziona.
Però...come farei a spostarmi celermente se non ci fossero gli aerei , questi enormi eppur eleganti uccelli d'acciaio . Un tragitto di 900 km e mi trovo a destinazione , nellostesso tempo , che per esempio , impiego a consumare la mia corsa mattutina .
Confesso la paura di volare non mi abbandona mai del tutto , ma le motivazioni pratiche hanno sempre il sopravvento, e una volta adagiata sui sedili , non sempre comodi , a dir il vero , dell'aeromobile, lascio ogni titubanza consumarsi nel rumore dei motori che si riscaldano , e che diventa sempre più acuto nella fase del decollo. Allaccio la cintura , prendo uno dei libri , che non mancano mai nei miei viaggi e mi rilasso.
Le ombre serali avvolgono ormai ogni cosa, il finestrino mi rimanda bagliori di luce che sfumano nelle gamme dei rossi , dei gialli e degli arancioni . L'aeromobile è teso nello sforzo finale dei motori che ruggiscono impazziti e prepotenti; sotto di me pian piano si snodano, come grani di smeraldo irregolari, rosari di luci verde brillante via via più sfocati .
Le orecchie ormai tappate dalla differenza di pressione , mi rimandano suoni ovattati , vociare indistinto e smorzano perfino il rumore rabbioso delle turbine in azione.
Nonostante le mie nozioni di fisica , non mi capacito mai della possibiità di alzarsi in volo di queste pesantissime macchine volanti, per me rimane un miracolo inspiegabile e parafrasando qualcuno , mi ripeto ogni volta" eppure vola "
Volare... il sogno di ogni uomo dagli albori della sua presenza sulla terra, e che bello che è.
Ti stacchi dall'asfalto consunto della pista e ti libri in aria e nel momento che si arriva all'altezza di crociera avverti come una sensazione di immobilità, sospesi nel nulla , mentre il tempo si dilata a dismisura. Libero la mente , mi immergo nella lettura e vivo il mio viaggio senza tempo e senza confini , seguendo trame inventate e vivendo vite mai vissute.
Però...come farei a spostarmi celermente se non ci fossero gli aerei , questi enormi eppur eleganti uccelli d'acciaio . Un tragitto di 900 km e mi trovo a destinazione , nellostesso tempo , che per esempio , impiego a consumare la mia corsa mattutina .
Confesso la paura di volare non mi abbandona mai del tutto , ma le motivazioni pratiche hanno sempre il sopravvento, e una volta adagiata sui sedili , non sempre comodi , a dir il vero , dell'aeromobile, lascio ogni titubanza consumarsi nel rumore dei motori che si riscaldano , e che diventa sempre più acuto nella fase del decollo. Allaccio la cintura , prendo uno dei libri , che non mancano mai nei miei viaggi e mi rilasso.
Le ombre serali avvolgono ormai ogni cosa, il finestrino mi rimanda bagliori di luce che sfumano nelle gamme dei rossi , dei gialli e degli arancioni . L'aeromobile è teso nello sforzo finale dei motori che ruggiscono impazziti e prepotenti; sotto di me pian piano si snodano, come grani di smeraldo irregolari, rosari di luci verde brillante via via più sfocati .
Le orecchie ormai tappate dalla differenza di pressione , mi rimandano suoni ovattati , vociare indistinto e smorzano perfino il rumore rabbioso delle turbine in azione.
Nonostante le mie nozioni di fisica , non mi capacito mai della possibiità di alzarsi in volo di queste pesantissime macchine volanti, per me rimane un miracolo inspiegabile e parafrasando qualcuno , mi ripeto ogni volta" eppure vola "
Volare... il sogno di ogni uomo dagli albori della sua presenza sulla terra, e che bello che è.
Ti stacchi dall'asfalto consunto della pista e ti libri in aria e nel momento che si arriva all'altezza di crociera avverti come una sensazione di immobilità, sospesi nel nulla , mentre il tempo si dilata a dismisura. Libero la mente , mi immergo nella lettura e vivo il mio viaggio senza tempo e senza confini , seguendo trame inventate e vivendo vite mai vissute.
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